Anche quest’anno l’estate è finita. Lo dicono il calendario e il contrarsi del giorno mentre le notti si allungano. Ce lo ricorda anche la Gran Festa del Desmontegar del Primiero, in provincia di Trento, che occupa l’ultimo fine settimana di settembre.
Per il 16° anno, la parata conclusiva della domenica ha attraversato i paesi di Siror, Fiera di Primiero, Transacqua e Tonadico, mettendo in scena il rientro in valle delle mandrie dopo l’alpeggio estivo in malga. Bande musicali, finanzieri a cavallo, schützen, costumi tradizionali, vecchi mestieri, carrozze, vacche, capre, asini, cavalli, qualche coniglietto infrattato in fondo alla gabbia, bambini e tanti, tanti sorrisi.
Un falso storico, se vogliamo, perché in passato il ritorno a casa dopo l’estate in malga avveniva alla spicciolata e con la sosta di un paio di mesi nei masi di mezza costa a consumare l’ultima erba del prato prima di dare fondo alle riserve di fieno. Un falso storico, tuttavia, che racchiude grandi verità se si considera il successo di partecipazione e di pubblico. E risponde a un bisogno fortissimo di identità e di socialità.
Mi torna in mente il liceo e un frammento di Rousseau che il professore di filosofia citò un giorno parlando della festa: «Fornite come spettacolo gli stessi spettatori, fateli diventare attori essi stessi; fate in modo che ciascuno veda e ami se stesso negli altri, affinché tutti abbiano più forti vincoli di amicizia”. Intendeva che l’essenza della festa è una finzione attorno alla quale si organizza una totalità trasparente di rapporti sociali, di sospensione delle regole della vita quotidiana che oppongono gli interessi individuali, di illusione – ma non troppo – di una società senza conflitti che genera piacere e non teme la trasgressione.
E dunque viva il falso storico quando serve ad unire decine di migliaia di persone nella festa.
bah, passata in albergo e riunioni, meno male che quella fine settimana l’hai raccolta e raccontata tu. Magari, mi riuscirà di andarci e respirare un po’ di aria di festa-festa, non come quella che ci stan facendo 😉 e che respiro tutti i dì!
Grazie per la compartecipazione, as usual
Leopoldo
Grazie Leopoldo.