Rifugio Novezzina

ITINERARIO

Metto le mani avanti. Potrebbe essere che l’ho conosciuto quando, ragazzino, sono stato iniziato alla montagna e da lì si partiva per le prime cordate in cresta. Forse ci sono legato perché, da morosi, io e la Grazia lo raggiungevamo a piedi da Ferrara di Monte Baldo e proseguivamo, appena tirato il fiato, fino a Cima Telegrafo senza sentire la fatica. Insomma, lo confesso, ogni volta che torno al Rifugio Novezzina sul Monte Baldo, il mio cuore giubila. Però, non è solo nostalgia quella che mi ci riporta ogni anno, e più di una volta. È che da qualche anno a gestire il rifugio c’è una squadra formidabile che offre molto di più di quanto l’ambiente grandioso già non faccia.
C’è Gianfranco, il manager, che non disdegna insieme alla Roberta di mettersi dietro al banco a servire il cliente e a riempire la lavastoviglie. C’è Davide Zanini, il professore, un pozzo di scienza che ti incanta con racconti che sembrano favole e hanno il rigore di chi pratica la ricerca e la storia della botanica. Ci sono gli chef, mastro Fathion in primo luogo, che, anno dopo anno, affinano l’offerta gastronomica con la consulenza illuminata di mastro Alessandro Tannoia, e la ricchezza delle erbe spontanee. C’è l’accoglienza sorridente di quando i rifugi erano tali, quella che pesca nella gentilezza delle persone e nella tradizionale ospitalità della montagna. C’è un programma culturale di escursioni e conferenze, rigorose e alla buona allo stesso tempo, che si estende dalla primavera all’autunno. Ci sarebbe anche l’osservatorio astronomico e le serate di osservazione delle stelle, ma io la sera preferisco far tardi al tavolo con gli amici e una grappa o un amaro dello Speziale.
Fatto sta che oggi io e la Grazia siamo andati su a raccogliere qualche foglia di aglio orsino per farci il pesto e il burro aromatizzato ed è finita a tirar tardi a tavola con l’Alessandro Tannoia, la Lisa e la Giulietta. Fra una chiacchiera e l’altra sulle sue ultime sperimentazioni in cucina e nell’orto, ha diviso con noi prima un Cartizze di Ca’ Vetoraz e poi un Colli di Conegliano Refrontolo Passito che non so cosa ho fatto per meritarmi tanta gentilezza.
Ah, rischiavo di dimenticare! È pronto il programma 2015 delle escursioni e degli incontri culturali al Rifugio Novezzina: http://www.ortobotanicomontebaldo.org/programma-eventi-2015/.

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9 pensieri riguardo “Rifugio Novezzina

  1. Ci sono posti che si ritorna molto volentieri , a quanto ho letto questo per voi e’ uno di quelli .
    Bellissima e rievocativa la prima foto , se non erro datata maggio 70 .
    E’ sempre un piacere leggere dei tuoi racconti anzi invogliano ad inforcare la moto e ricalcare al piu presto le vostre orme.
    Complimenti
    Batty

  2. …di certo da tornare, l’assaggio dello scorso ottobre è stato solo …un assaggio. Programma stampato e messo in evidenza. Grazie Giulio 😉

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